Nicola Pondrano, ex operaio e Sindacalista dell’Eternit, si batte a Casale Monferrato sin dal 1974, anno in cui entrò in Eternit come dipendente.
“Sono tecnico in chimica” – ci racconta Pondrano – “Fin da subito sospettai che le morti erano causate dall’inalazione delle polveri d’amianto”.
Da quel momento inizia la lunga battaglia, prima all’interno dello stabilimento con riunioni sindacali e assemblee – “Il mio impegno sindacale fu quello di difendere non solo i lavoratori, ma l’intera popolazione casalese” dopo alla città di Casale – “Unii la lotta all’interno della fabbrica a quella della collettività, cittadini e associazioni del territorio casalese“. Pondrano comprese sin da subito l’enorme problema che si stava creando nella città di Casale Monferrato. Nel 1988 fu costituita l’AFLED (associazione Famigliari Lavoratori eternit deceduti), nel 1990 si costituì il Comitato Vertenza Amianto delle associazioni casalesi (Sindacato, Legambiente, WWF, Mutuo Soccorso, Vitas) e nel 1998 l’AFLED cambia denominazione in quella attuale di AFeVA (Associazione Familiari e Vittime Amianto), presidente è Romana Blasotti Pavesi.
Oggi Pondrano è uno dei teste principali al processo Eternit Bis e Presidente del Comitato Provinciale dell’Inail – “Casale sarà una città libera dall’amianto, ma non bisogna abbassare l’attenzione”.