Situazione e prospettive ex UFIM -Struttura Semplice Dipartimentale (SSD) Mesotelioma

Venerdì 4 febbraio, in risposta a nostre richieste, i Direttori Generali di AO-AL e ASL-AL hanno convocato una riunione presso l’ospedale di Casale alle 14.30.
Già il 29 ottobre scorso, a seguito di ripetute richieste, si era svolta una riunione con le due direzioni sul tema in oggetto che era però risultata infruttuosa.
In una successiva lettera datata 5 dicembre 2021 furono circostanziate le preoccupazioni circa la ridistribuzione del personale afferente alla ex UFIM e fu richiesta la disponibilità a concordare un nuovo incontro.
Vogliamo ribadire che la SSD Mesotelioma fu istituita con solenne impegno dalle due Direzioni Generali, unitamente alla precisa volontà della Regione, anche in sede di Comitato Strategico Regionale Amianto.

Tale Comitato infatti sostenne unanimemente questa scelta, per garantire la continuità della funzione e dell’operatività coordinata sui due ospedali dell’ ex UFIM – Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma, da quando, a fine 2019, si esaurì la parte del fondo derivante dalle transazioni “Risarcitorie” per Mesotelioma dei Cittadini (1.500.000 € destinati all’istituzione dell’UFIM stessa, su richiesta congiunta di AFeVA e ASL-AL agli avvocati dell’Eternit, quali detentori del fondo medesimo).
Infatti come AFeVA decidemmo unanimemente, in una grande assemblea pubblica prima del maxi processo del 2009, presenti le autorità locali, che saremmo intervenuti a tal proposito a due condizioni: in primis che si dotasse la sanità locale di una struttura adeguata a collaborare direttamente con centri qualificati di ricerca sul Mesotelioma,  ovviamente con personale specifico dedicato anche alla gestione di protocolli sperimentali; successivamente avremmo indicato gli “Istituti qualificati di ricerca” sui quali destinare il resto del fondo – circa 3 milioni di € – così come facemmo in accordo con ASL-AL. Quest’ultima parte del fondo vede ancora da completarsi la seconda (e ultima) fase dei quattro progetti di ricerca, sui quali sarà necessario ridiscutere in separata sede.
Abbiamo voluto, per più di dieci anni, tenere doverosamente la barra ferma su questi due capisaldi, allo scopo, molto evidente, di ottenere una ricaduta decisamente positiva sulla sanità del nostro territorio e quindi sui nostri pazienti (come è stato ampiamente dimostrato e riconosciuto negli ultimi anni).
Sappiamo bene del perdurare delle difficoltà provocate dalla pandemia e non abbiamo preteso risposte a tempo record.

Nel frattempo, però, oltre alla ridistribuzione del personale in questione, è stato richiesto inspiegabilmente ad un medico dell’oncologia di Casale (che come è noto ha declinato), di assumere la responsabilità della locale “Struttura Semplice Dipartimentale Mesotelioma“, oltretutto all’infuori del coinvolgimento delle strutture sanitarie direttamente interessate. In questo momento di empasse dovrebbe essere utile potenziare l’attuale SSD mesotelioma con personale dedicato, evitando duplicazioni di un servizio che si è mostrato sempre efficiente ed efficace ad affrontare i bisogni della popolazione dal 2014 ad oggi.
Crediamo siano pertanto ovvie le nostre preoccupazioni per i rischi, già molto evidenti, che coinvolgono l’attività e la funzione coordinata Cura-Ricerca Mesotelioma sul nostro territorio.

Siamo certi non occorra soffermarci sulla lunga lotta per le enormi sofferenze causate dalla tragedia dell’amianto dell’Eternit. Infatti siamo davvero convinti, unitamente a tutta la comunità del nostro comprensorio, che nel prossimo incontro non solo emergeranno i necessari chiarimenti e saranno superate le difficoltà in essere, ma si affermerà il comune impegno per obiettivi più avanzati per sconfiggere il Mesotelioma.

La Presidente di AFeVA

Giuliana Busto

Coordinatore Sanità

Bruno Pesce

Articolo de Il Monferrato del 25 gennaio 2022