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Abbiamo riassunto per te alcune delle informazioni più utili o ricercate e le abbiamo classificate in varie categorie. Così sarà per te più facile trovare le risposte di cui hai bisogno. 

Per esempio, vuoi sapere cosa si intende per amianto? O se esistono delle cure per le malattie amianto correlate o ancora se esistono dei metodi per la bonifica dei fabbricati in amianto? Clicca sul menu di icone per accedere facilmente al contenuto che stavi cercando.

I polmoni sono gli organi essenziali per la respirazione, localizzati nella cavità toracica, sono rivestiti da una sottile membrana trasparente che prende il nome di pleura viscerale. Allo stesso modo l’interno della cavità toracica è “tappezzata” dalla medesima membrana, che assume il nome di pleura parietale, dove le cellule che costituiscono la pleura si chiamano cellule mesoteliali. La pleura pu essere colpita da differenti patologie, alcune delle quali rimangono a volte silenti. 

Il Mesotelioma Pleurico è una forma rara di tumore, che prende origine dalle cellule mesoteliali della pleura. Una delle peculiarità di tale patologia è il lungo periodo di latenza fra l’esposizione alle possibili cause e la comparsa della malattia, che varia da 20 a più di 40 anni.

Il mesotelioma maligno è suddiviso in tre forme a seconda delle caratteristiche delle cellule che lo costituiscono: epitelioide, sarcomatoide, bifasico. 

La sintomatologia non è specifica. In genere i primi sintomi iniziano a comparire dopo almeno 20 anni di esposizione all’asbesto e dipendono dall’estensione della malattia, dagli organi interessati o dalla presenza di liquido pleurico. I sintomi più comuni sono rappresentati dalla sensazione di dispnea (“fiato corto”), dolore toracico (“mal di schiena”, “male al fianco”) e tosse persistente, il più delle volte stizzosa (secca). Meno frequentemente possono manifestarsi febbre e perdita di peso. Vi sono peraltro pazienti che, pur presentando radiologicamente i segni della malattia, non manifestano praticamente alcun sintomo. Spesso si giunge alla diagnosi della malattia quando è già in fase avanzata.

Il corretto percorso terapeutico viene impostato dal medico oncologo e pneumologo di riferimento, in base alle caratteristiche del paziente (condizioni generali di salute, età, malattie concomitanti, funzionalità respiratoria, pregressi trattamenti) e al grado di estensione della malattia. 

Alla luce dell’istologia e dello stadio di malattia viene avviata la stadiazione e impostato il programma terapeutico. Il trattamento tradizionale include diverse possibilità, che possono essere utilizzate singolarmente e/o in associazione. Il mesotelioma pleurico pu  essere trattato con la chirurgia, la chemioterapia, la radioterapia eventualmente in combinazione tra di loro. Inoltre il paziente ha la possibilità di entrare, a seconda delle proprie caratteristiche, all’interno di protocolli sperimentali.

L’asbesto (o amianto) è un insieme di minerali del gruppo degli inosilicati e dei fillosilicati. È resistente ad attrito, acidi e ignifugo e ha avuto un forte impiego industriale soprattutto nell’edilizia, nell’industria navale e in quella dell’isolamento. Le fibre microscopiche che lo componfono, sono simili ad aghi. Secondo l’Oms l’amianto causa ogni anno più di 150.000 morti solo tra i lavoratori. Le patologie più comuni associate a questo minerale sono l’asbestosi, il tumore al polmone e il mesotelioma (un tumore maligno incurabile). Oggi l’amianto è bandito in più di 50 paesi.

L’amianto venne impiegato per la prima volta su scala industriale nel settore tessile in Inghilterra a fine del 1800. Nel 1901 l’austriaco Ludwig Hatschek brevetta il cemento-amianto, un materiale che egli stesso chiamò “Eternit”, per rimarcare le qualità di un materiale che si pensava indistruttibile. Il brevetto dell’amianto-cemento viene presto venduto in vari Paesi europei a varie famiglie industriali che, unite in un cartello dal 1927 (SAIAC), eserciteranno una posizione di quasi assoluto monopolio nel mercato europeo dal dopoguerra alla fine degli anni 80. La pericolosità dell’amianto è nota fin dai primi decenni del 1900: nel 1928 in Inghilterra venne commissionato uno studio nella fabbrica tessile della T&N di Rochdale. Vengono studiati 363 lavoratori dei 2200 impiegati in quell’industria, di questi al 26,2% viene riconosciuta l’asbestosi. Nel 1931 vengono emanate in Inghilterra le prime disposizioni volte a cercare di limitare i danni dell’amianto tra i lavoratori e nel 1955 sempre in Inghilterra viene riconosciuta la cancerogenicità dell’amianto. Nonostante questo, un’industria sempre più influente riuscì nel corso del secolo scorso anche grazie alla cooptazione del mondo scientifico ad espandersi negando ogni rischio del materiale. Solo a partire dagli anni 70 con l’avvio di alcuni processi in Inghilterra e una maggiore attenzione al problema della salute nelle fabbriche da parte di sindacati e associazioni l’amianto viene rimesso in discussione. Poco a poco sulla scia di numerosi scandali pubblici, i governi europei metteranno al bando questo materiale, un processo che durerà più di vent’anni. L’uso dell’amianto è proibito nell’Unione Europea dal 2005.

La bonifica dell’amianto pu  avvenire utilizzando vari metodi:

  • rimozione, eliminando materialmente la fonte di rischio. Comporta per: esposizione dei lavoratori a livelli elevati di rischio, produzione di contaminanti ambientali, produzione di rifiuti tossici che vanno smaltiti, tempi di realizzazione lunghi e costi molto elevati.
  • incapsulamento, impregnare il materiale con l’uso di prodotti penetranti e ricoprenti. Comporta meno rischi e costi più contenuti, ma va controllato periodicamente.
  • confinamento, installare delle barriere in modo da isolare l’inquinante dall’ambiente. Da associare all’incapsulamento. I costi sono contenuti ma il processo va controllato periodicamente.
  • l’inertizzazione e la compattazione delle polveri di amianto tramite la nodulizzazione. Pratica per  abbastanza controversa.