Che cosa faresti se scoprissi che il giardino della scuola di tuo figlio è contaminato da sostanze cancerogene? Se il campo dove hai allevato i tuoi animali è intriso di veleni? Se il tuo territorio fosse disseminato di discariche con rifiuti tossici e pericolosi?
Anteprima civica in collaborazione con Basta Veleni, aperta alla stampa
Domenica 22 dicembre 2019, anche in occasione della giornata italiana nazionale delle Magliette Bianche, i cittadini che vivono sui siti di interesse nazionale e regionale, come Casale Monferrato, che chiedono bonifiche e tutela della salute, a Brescia si terrà l’anteprima civica di “Io non faccio finta di niente”, secondo documentario-inchiesta di Rosy Battaglia, prodotto dal Basso, anche con il fondamentale apporto di AFeVA e della città di Casale Monferrato e altri 174 cittadini e associazioni di tutta Italia.
Secondo lavoro che vede la luce dopo “La rivincita di Casale Monferrato”, sempre con il supporto del nostro Marco Balestra al montaggio.
Alla presentazione, in collaborazione con Basta Veleni, il coordinamento che si batte contro i veleni del bresciano, oltre l’autrice, una dei principali protagonisti del video-racconto, Stefania Baiguera. Mamma e attivista, già premio Luisa Minazzi Ambientalista dell’Anno nel 2013, si è battuta per la bonifica del parco della Scuola Elementare Grazia Deledda a Brescia e ha dato vita, insieme alle altre associazioni e comitati di Brescia e provincia, al movimento Basta Veleni, che in tre anni, è sceso in piazza due volte, nel 2016 e lo scorso 27 ottobre, portando più di 15 mila persone a manifestare per chiedere bonifiche, tutela della salute e dell’ambiente. L’hanno soprannominata la Terra dei Fuochi del nord. Brescia e la sua provincia sono tra le zone più inquinate d’Italia.
“Ringraziamo di cuore AFeVA e la comunità di Casale Monferrato a distanza per averci sostenuto– sottolineano Rosy Battaglia e Stefania Baiguera- la lotta per un ambiente migliore è quella che ci unisce, specie pensando alle nuove generazioni e ognuno di noi può fare qualcosa.
“Io non faccio finta di niente” racconta dal 2013, sei anni di lotte civiche bresciane, per sensibilizzare le istituzioni alle bonifiche. A partire dal parco della scuola elementare Grazia Deledda a Brescia, contaminata dai veleni della Caffaro. Solo nel 2017, dopo 10 anni i bambini hanno potuto tornare a giocare sull’erba e non più sul cemento, grazie alle iniziative di pressione dei loro genitori. Sullo sfondo le vicende di chi, anche a livello nazionale, tra movimenti civili, amministratori e medici si è mobilitato, per sollecitare le istituzioni centrali ai processi di bonifica in tutta Italia.
Brescia non è sola, purtroppo. E’ uno dei 58 siti di interesse nazionale e regionale sparsi in tutta la penisola, dove le bonifiche, a parte Casale Monferrato, vanno a rilento o non sono mai iniziate. Taranto, Mantova, Milazzo, Valle del Sacco e tanti altri. Perché, la verità amara è che, sì, l’Italia è un Paese da bonificare e il costo di questi ritardi ricade tutt’ora sulla salute dei cittadini e dell’ambiente.
Una produzione dal basso dei Cittadini Reattivi
Io non faccio finta finta di niente
Basta veleni
Storie resilienti
documentario-inchiesta di Rosy Battaglia
regia e riprese Rosy Battaglia
montaggio e grafica: Marco Balestra
musica: grazie a PCB Daniele Gozzetti per il brano “PCB”; Dellino e Cinelli per il brano “Basta Veleni”; Appel per il brano acustico “Cabeça di Nego”
Dramatic Powerful Epic Cinematic Industrial di az_studio, music standard Licence
durata: 50 minuti
Crediti
Realizzato grazie a 174 produttori dal basso, cittadini e associazioni da tutta Italia, tra cui il coordinamento Basta Veleni di Brescia, con il crowdfunding promosso da Banca Popolare Etica su Produzioni dal Basso, con il contributo straordinario dell’Associazione Familiari e Vittime dell’amianto (AFeVA ODV) di Casale Monferrato, con il Patrocinio e il contributo straordinario del Comune di Casale Monferrato.
Sinossi
Che cosa faresti se scoprissi che il giardino della scuola di tuo figlio è contaminato da sostanze cancerogene? Se il campo dove hai allevato i tuoi animali è intriso di veleni? Se il tuo territorio fosse disseminato di discariche con rifiuti tossici e pericolosi? C’è chi non è rimasto a guardare, come a Brescia, dove il benessere ha avuto e ha un prezzo molto elevato: l’inquinamento. Negli ultimi ci sono state due grandi mobilitazioni civiche per chiedere “basta veleni”: giustizia ambientale, bonifiche, tutela della salute.
Il documentario-inchiesta di Rosy Battaglia racconta la storia, lunga sei anni, dal 2013 al 2019 di chi non ha fatto finta di niente in nome di un futuro migliore per le nuove generazioni.
L’hanno soprannominata la Terra dei Fuochi del nord. Brescia e la sua provincia sono tra le zone più inquinate d’Italia. Tanto che in soli tre anni oltre 15mila persone sono scese in piazza ben due volte per chiedere “basta veleni” e chiedere di risanare un territorio profondamente inquinato.
“Io non faccio finta di niente” racconta dal 2013, sei anni di lotte civiche bresciane, per sensibilizzare le istituzioni alle bonifiche. A partire dal parco della scuola elementare Grazia Deledda a Brescia, contaminata dai veleni della Caffaro. Solo nel 2017, dopo 10 anni i bambini hanno potuto tornare a giocare sull’erba e non più sul cemento, grazie alle iniziative di pressione dei loro genitori. Sullo sfondo le vicende di chi, anche a livello nazionale, tra movimenti civili, amministratori e medici si è mobilitato, per sollecitare le istituzioni centrali ai processi di bonifica in tutta Italia.
Brescia non è sola, purtroppo. E’ uno dei 58 siti di interesse nazionale e regionale sparsi in tutta la penisola, dove le bonifiche, a parte Casale Monferrato, vanno a rilento o non sono mai iniziate. Taranto, Mantova, Milazzo, Valle del Sacco e tanti altri. Perché, la verità amara è che, sì, l’Italia è un Paese da bonificare e il costo di questi ritardi ricade tutt’ora sulla salute dei cittadini e dell’ambiente.
Rosy Battaglia, giornalista d’inchiesta freelance, è l’ideatrice di Cittadini Reattivi, progetto di crowdsourcing journalism su salute, ambiente e legalità, e del progetto multimediale Storie Resilienti, sulle comunità che si battono per la giustizia su ambiente e salute. Il primo documentario “La rivincita di Casale Monferrato” ha ricevuto la menzione speciale al “Torino Underground Cinefest” nel 2018. Le sue inchieste sono state pubblicate su Lifegate, Valori, Donna Moderna, Agi, Wired Italia, Nòva Il Sole 24 Ore, La Nuova Ecologia, Terre di mezzo. Pioniere della rete 2017 per Assoprovider e NaStartup, Premio Gruppo dello Zuccherificio al giornalismo d’inchiesta 2016, Premio Reporter per la Terra 2015 e premio “Informazione Digitale” La Stampa 2013. Nel 2018 è stata Insignita del Premio Vivaio Eternot dalla città di Casale Monferrato e della benemerenza civica “A bon fin” da parte del comune di Fagnano Olona. È membro del board della Federazione Italiana Media Ambientali (FIMA). www.rosybattaglia.it
Cittadini Reattivi e il progetto Storie Resilienti
Storie Resilienti è un progetto di narrazione multimediale, finanziato dal basso, nato da Cittadini Reattivi, video, data e civic journalism che dal 2013 documenta con inchieste, in modo innovativo e partecipato, le lotte delle comunità che si battono per la tutela dell’ambiente e della salute in Italia, contro ecomafie e corruzione. “Io non faccio finta di niente è la seconda produzione dopo “La rivincita di Casale Monferrato”, menzione speciale al “Torino Underground Cinefest” nel 2018.
Cittadini Reattivi, da gennaio 2015 è anche associazione di promozione e innovazione sociale , per promuovere l’informazione, il giornalismo civico, il diritto di sapere e la formazione digitale di cittadini consapevoli.
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