Le richieste di modifica da inserire nella legge di Bilancio 2020

Il 22 novembre 2019 CGIL-CISL-UIL Nazionali hanno presentato le richieste sulla questione Amianto da inserire nella Legge di Bilancio 2020.

I Sindacati confederali hanno unitariamente scritto ai Ministri del Lavoro, dell’Ambiente e dell’Economia, ai Presidenti ed ai Vicepresidenti della Camera dei Deputati e del Senato, ai Capigruppo dei Partiti presenti in Parlamento, ai Vertici delle Forze Politiche, ai Presidenti, vicepresidenti e componenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.

FONDO VITTIME AMIANTO (FVA)

Migliorare il valore economico delle prestazioni e modalità di erogazione, SENZA ONERI AGGIUNTIVI PER LA FINANZA PUBBLICA.

Il FVA eroga due tipi di prestazioni.
• UNA TANTUM di 5.600 euro per i malati di mesotelioma NON PROFESSIONALI
• Una % di maggiorazione dell’assegno che i malati PROFESSIONALI, cioè a causa del lavoro, ricevono come indennità professionale dall’Inail.

Pei i malati di mesotelioma NON professionali, sulla base delle disponibilità del FVA , è possibile portare a 12.000 euro il valore economico dell’Una Tantum per tutto il triennio 2019- 2021 sulla base delle disponibilità finanziare del FVA definite dal decreto interministeriale ( Lavoro ed Economia) del 4 settembre 2015. 

La disponibilità di cassa del FVA consente altresì di conguagliare a 12.000 euro il valore “dell’Una Tantum” di 5.600 euro percepita da coloro che nel primo triennio dell’istituzione della norma, 2015-2017 e anche per l’anno 2018, hanno percepito appunto solo 5.600 euro. Quest’ultima operazione è possibile anche perché il numero complessivo del periodo 2015-2018 è intorno alle 700 persone.

Per i malati PROFESSIONALI con la legge di bilancio 2018 sono state modificate le modalità della contribuzione al FVA che rende possibile l’erogazione della % della prestazione economica aggiuntiva in maniera regolare e con tempestività sulla base dell’ immediata disponibilità di cassa del FVA. E’ necessario, a questo punto, modificare il Decreto interministeriale ( Lavoro ed Economia) n.30 del 12 gennaio 2011.

PRESTAZIONI PREVIDENZIALI PER GLI ESPOSTI ALL’AMIANTO

Parità di trattamenti previdenziali a fronte della parità di esposizione all’amianto. Con la legge n.247/2007, art.1, comma 20, si è prodotto una disparità di trattamenti tra i lavoratori esposti all’amianto penalizzando coloro che rispettando la legge vigente all’epoca non avevano avanzato richiesta di riconoscimento di esposizione all’amianto in quanto le domande erano state limitate fino al 15 giugno 2005 in base all’art.47, comma 5 del D.L. n.269/2003. Sempre la legge 247 del 2007 allungava i periodi validi ai fini previdenziali di esposizione all’amianto dal 1993 al 2003 senza riconoscere a tutti la legittimità di farne richiesta. Questo meccanismo discriminatorio è stato legittimato dalla necessità di limitare i costi per la finanza pubblica. Riteniamo legittimo avere l’attenzione al contenimento dei costi per la finanza pubblica , ma ci sono altri meccanismi meno discriminatori come , ad esempio, avvenuto con le norme per il riconoscimento previdenziale per esposizione all’amianto dei lavoratori addetti alla produzione di materiale rotabile presenti negli stabilimenti in contemporanea alla bonifica dei tetti contenenti amianto previsto dall’art.1, comma 277 della legge 28 dicembre 2015, n.208 e dal comma 246, art.1 della legge 205/20

Casi eccezionali Capita sempre che l’applicazione delle norme possano avere dei casi speciali non previsti dalla norma. Ne richiamiamo due esempi : Isochimica di Avellino e lo stabilimento ex Enichem di Ottana (Sardegna). Isochimica di Avellino : la percentuale di malati asbesto correlati sul numero totale dei lavoratori è tale da dover disporre di misure eccezionali di assistenza sociale e di welfare territoriale. Stabilimento Ex Enichem di Ottana, una diversa interpretazione delle norme ha determinato una forte disparità di trattamenti rispetto all’omologo stabilimento ex Enichem di Pisticci in Basilicata.

Malati di mesotelioma. I malati di mesotelioma hanno un’aspettativa di vita media dalla diagnosi di circa nove mesi, pertanto si ritiene necessario favorire l’accesso alla pensione secondo le modalità previste prima della riforma della legge Fornero.

LOTTA ALL’AMIANTO ULTERIORI MISURE DA INSERIRE NELLA LEGGE DI BILANCIO 2019

A valere sulle risorse dei Fondi strutturali. Si può costituire un FONDO UNICO DI LOTTA ALL’AMIANTO presso il Ministero dell’Ambiente con l’articolazione delle destinazioni come specificamente indicato :

Costituzione di un FONDO a favore dei COMUNI per la bonifica dell’amianto : in danno, in situazioni di pericolo per la salute pubblica a favore dei cittadini non capienti, siti di amianto orfani, senza proprietari. per la realizzazione di siti di stoccaggio provvisori di materiale contenente amianto in ogni Comune

Costituzione di un FONDO per la bonifica degli immobili della Pubblica amministrazione.

costituzione di un FONDO a favore delle Regioni per la realizzazione delle discariche per il conferimento dell’amianto e per la ricerca di metodi di smaltimento alternativi alla discarica.

Costituzione di un FONDO finalizzato a supportare le attività del SNPA, Ispra e Agenzie Regionali Ambientali, per il monitoraggio, il censimento, la definizione, gestione e coordinamento delle normative per le discariche per l’amianto, secondo norme tecniche omogenee su tutto il territorio nazionale.

MISURE DIRETTE A FAVORE DEI CITTADINI

• Detrazione fiscale al 100% delle spese sostenute per la bonifica dell’amianto nei quattro anni successivi all’avvenuta bonifica secondo un tariffario regionale concordato a livello nazionale.
• Definizione degli incentivi sulla sostituzione delle coperture in cemento amianto con pannelli fotovoltaici attraverso una maggiorazione del valore economico della produzione di energia elettrica da fonte solare.
• Obbligo dell’adozione del certificato “amianto free” per tutti gli immobili costruiti prima del 1993.

Di seguito potete leggere le diverse lettere