Riportiamo una parte dell’articolo uscito sul Gruppo Editoriale l’Opinionista in cui vengono intervistasti la Dottoressa Stefania Crivellari, biologa e study coordinator presso la SC Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione dell’AO SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria, la Dottoressa Federica Grosso, medico oncologo e responsabile della SSD Mesotelioma dell’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria e la Dottoressa Simona Martinotti ricercatore in fisiologia presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) – sede di Alessandria.
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Per quanto riguarda la salute, Lei poco fa ha menzionato il mesotelioma. Potremmo avere più informazioni? Sapere di cosa si tratta? Quali sono i sintomi e la prognosi?
Dottoressa Federica Grosso – Il mesotelioma è una patologia tumorale globalmente rara, ma frequente nei territori in cui il minerale veniva estratto o lavorato. E’ un tumore particolarmente aggressivo che colpisce la pleura, il foglietto sottile di cellule (dette mesoteliali) che ricopre i polmoni e ne consente l’espansione durante gli atti respiratori. Può colpire anche altre parti del corpo, ricoperte dalle stesse cellule mesoteliali, come la tunica vaginale che riveste i testicoli, il peritoneo, che riveste la cavità addominale o il pericardio che riveste il cuore. La sintomatologia iniziale del mesotelioma pleurico è generalmente aspecifica e spesso viene ignorata o interpretata come segni di altre malattie più comuni. Tra i primi sintomi vi è il dolore alla schiena (localizzato ad un solo lato), fiato corto, tosse, stanchezza, perdita di appetito. Ad oggi le opzioni terapeutiche disponibili sono scarse e basate principalmente sulla chemioterapia, che non garantisce però di ottenere la guarigione.