Settimo rapporto del RENAM Registro Nazionali dei Mesoteliomi
Sistemi di sorveglianza epidemiologica dei casi incidenti di mesotelioma, inclusivi dell’analisi delle
modalità di esposizione ad amianto per tramite di questionario anamnestico individuale, sono rari
nel panorama internazionale e allo stato dell’arte attualmente sviluppati oltreché nel nostro Paese,
in Francia, Corea del Sud e Australia.
Nel Regno Unito, nei Paesi scandinavi e in numerosi altri Paesi occidentali sono in corso da tempo esperienze di monitoraggio delle malattie asbesto correlate attraverso l’analisi sistematica dei dati di mortalità e in molti casi sono stati sviluppati sistemi di linkage fra dati censuari, occupazionali e i dati prodotti dai sistemi di sorveglianza e registrazione dei tumori nella popolazione generale.
Recentemente negli Stati Uniti è stato sviluppato un progetto di fattibilità, promosso dal Governo federale e implementato dal National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) e dal Center for Disease Control and Prevention (CDC), per la creazione di un sistema di registrazione dei casi incidenti di mesotelioma. Parallelamente in Colombia e Brasile sono in corso esperienze di sperimentazione di un registro nazionale dei mesoteliomi.
In ciascuna di questi Paesi, il Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM) è stato considerato come il modello di
riferimento per ampiezza della rilevazione, consistenza dei metodi epidemiologici e solidità dei risultati
scientifici prodotti.
In numerosi sedi istituzionali e di ricerca è stato ripetutamente sottolineato come la sorveglianza epidemiologica delle malattie amianto correlate sia uno strumento prezioso ed essenziale per la programmazione sanitaria, la ricerca e le politiche di intervento in un Paese come l’Italia ancora alle prese con livelli di incidenza significativi, la presenza di numerosi clusters territoriali di soggetti ammalati e un ampio spettro di settori occupazionali coinvolti nel pregresso uso intensivo di amianto, sia direttamente nei processi produttivi come materia prima di trasformazione (manufatti in cemento amianto, coibentazioni nei cantieri navali e carrozze ferroviarie, isolante in numerosi ambiti produttivi
con temperature elevate), sia per la mera e talvolta misconosciuta presenza nei luoghi di lavoro (settore
tessile, agricoltura, ambiti ricreativi)
…continua sul file sottostante
https://www.afeva.it/wp-content/uploads/2022/02/renam-vii-rapporto-web-ridotto.pdf